Questa non può essere la vera Pistoiese
di Graziano Breschi
Riflessione dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia: ci aspettavamo un'altra Pistoiese ed invece siamo tornati da San Donato un po' scornati. Si possono dare tutte le attenuanti del caso, preparazione pesante, assemblaggio di undici nuovi calciatori, ritardo di condizione di taluni, ma ciò che ci ha più inquietato è stata la pochezza della prestazione priva, secondo noi, anche di rabbia agonistica. Troppa arrendevolezza nell'intera compagine a tal punto da far diventare grande una avversaria, si briosa e intraprendente, ma destinata nel proprio girone, a fare una figura da comprimaria. Certo è troppo presto per trinciare giudizi e rimaniamo fiduciosi nel futuro come lo eravamo fino ad ieri alle 15, anche se, a Fiorenzuola, contro una squadra appena retrocessa, ci vorrà una prestazione lontana parente di quella vista ieri. L'unica nota veramente positiva, la prestazione di Greselin che ha tentato di dare una scossa alla squadra ma che non è stato seguito dai compagni. L'ex Forlì che fin qui era rimasto nell'ombra, potrà essere un uomo importante nell'economia futura della squadra. Sarà anche da vedere se Giacomarro vorrà apportare delle modifiche negli undici che scenderanno in campo nella prima giornata di campionato. Tutto dipenderà dalle quote, se vorrà insistere sui giovani in porta oppure se, con ripensamento, sarà richiamato fra i pali l'esperto Valentini. Sono scelte in divenire e pure rischiose, perché togliere un ragazzo del 2006 dopo i primi errori, vorrebbe dire accantonarlo forse per sempre. Al mister la difficile scelta.